Architettura nelle arti in Lombardia nel secondo Quattrocento
Non si può negare oggi che lo studio dell’architettura rappresentata dagli artisti sia fondamentale per la storia dell’architettura stessa e per indagare, più in generale, la circolazione delle idee e delle soluzioni, attraverso l’analisi di quanto essi assimilavano rispetto al mondo circostante. In certi casi, inoltre, sembra chiaro come le opere d’arte svolgessero il ruolo di amplificatori, veicoli culturali in grado, essi stessi, di diffondere novità nel linguaggio e nelle soluzioni spaziali, compositive, decorative.
I sei saggi che compongono il volume accolgono la sfida di osservare la complessità della cultura architettonica del Quattrocento in area lombarda attraverso gli occhi di pittori, orafi, miniatori, scultori e intarsiatori.
Inoltre, questi studi cercano di non trascurare la rilevanza che la produzione artistica può avere come testimonianza storica rispetto all’architettura costruita e le possibilità che essa offre di aprire, nei fortunati casi in cui i rapporti tra architetti, artisti,
committenti e cantieri avevano favorito scambi di conoscenze e circolazione di idee, una finestra su episodi e fenomeni tuttora sfuggenti. Sebbene circoscritto per area e cronologia, il volume formula proposte di metodo che si auspica possano essere adattate ad altri contesti ed è arricchito da ricostruzioni grafiche di alcune delle opere discusse come supporto visivo per il lettore.
Saggi di Claudia Giorgi, Jessica Gritti, Lorenzo Mascheretti, Pier Luigi Mulas, Francesco Repishti, Marina Rovelli.
Non si può negare oggi che lo studio dell’architettura rappresentata dagli artisti sia fondamentale per la storia dell’architettura stessa e per indagare, più in generale, la circolazione delle idee e delle soluzioni, attraverso l’analisi di quanto essi assimilavano rispetto al mondo circostante. In certi casi, inoltre, sembra chiaro come le opere d’arte svolgessero il ruolo di amplificatori, veicoli culturali in grado, essi stessi, di diffondere novità nel linguaggio e nelle soluzioni spaziali, compositive, decorative.
I sei saggi che compongono il volume accolgono la sfida di osservare la complessità della cultura architettonica del Quattrocento in area lombarda attraverso gli occhi di pittori, orafi, miniatori, scultori e intarsiatori.
Inoltre, questi studi cercano di non trascurare la rilevanza che la produzione artistica può avere come testimonianza storica rispetto all’architettura costruita e le possibilità che essa offre di aprire, nei fortunati casi in cui i rapporti tra architetti, artisti,
committenti e cantieri avevano favorito scambi di conoscenze e circolazione di idee, una finestra su episodi e fenomeni tuttora sfuggenti. Sebbene circoscritto per area e cronologia, il volume formula proposte di metodo che si auspica possano essere adattate ad altri contesti ed è arricchito da ricostruzioni grafiche di alcune delle opere discusse come supporto visivo per il lettore.
Saggi di Claudia Giorgi, Jessica Gritti, Lorenzo Mascheretti, Pier Luigi Mulas, Francesco Repishti, Marina Rovelli.