Numero pagine: 136
Formato chiuso: 23x28 cm
Finitura: Brossura
Anno di pubblicazione: 2020
Prezzo: 32,00 Euro
Codice ISBN: 978-8831933-60-5

Disegnare dal vero. Tiepolo, Longhi, Guardi

Le collezioni del Gabinetto dei disegni e delle stampe sono uno dei tesori della nostra Fondazione. La consistenza è imponente: 50.000 stampe e 15.000 disegni. Tutto il materiale è tanto importante quanto fragile e richiede una cura continua: spolveratura, sostituzione periodica dei passepartout e delle carte barriera, verifica dell’acidità dei supporti o degli inchiostri ferro-gallici; più in generale il controllo dello stato di conservazione di ogni singolo foglio. Con tali numeri anche questa semplice attività di manutenzione e verifica diventa un onere enorme.
Gran parte delle opere su carta è giunta nelle nostre raccolte durante l’Ottocento attraverso ‘ondate’: i fondi Correr, Molin, Gherro, solo per citare alcuni dei più significativi. Il suo ordinamento è frutto quindi del gusto coevo. Al loro arrivo i fogli erano inventariati con precisione ma in molti
casi venivano rifilati, incollati su ulteriori supporti, rilegati in album secondo tecniche o scuole. Gli antichi quaderni venivano così smembrati e i disegni o le stampe erano selezionate in base alla loro presunta importanza. Il gusto del tempo diventava un metro di giudizio insindacabile che portava all’attenzione una parte e relegava all’oblio l’altra, con le conseguenze che ciò comportava.
In ogni caso, tale impegno, spesso svolto in prima persona dai vecchi direttori, ha permesso, ormai a quasi 200 anni dalla nascita dei Musei Civici, di tramandare un patrimonio che, nelle consistenze, si presenta quasi intatto, pur avendo attraversato calamità naturali ed eventi bellici.
(dalla presentazione di Gabriella Belli, direttrice della Fondazione Musei Civici Venezia)

Disegnare dal vero. Tiepolo, Longhi, Guardi

Numero pagine: 136
Formato chiuso: 23x28 cm
Finitura: Brossura
Anno di pubblicazione: 2020
Prezzo: 32,00 Euro
Codice ISBN: 978-8831933-60-5

Le collezioni del Gabinetto dei disegni e delle stampe sono uno dei tesori della nostra Fondazione. La consistenza è imponente: 50.000 stampe e 15.000 disegni. Tutto il materiale è tanto importante quanto fragile e richiede una cura continua: spolveratura, sostituzione periodica dei passepartout e delle carte barriera, verifica dell’acidità dei supporti o degli inchiostri ferro-gallici; più in generale il controllo dello stato di conservazione di ogni singolo foglio. Con tali numeri anche questa semplice attività di manutenzione e verifica diventa un onere enorme.
Gran parte delle opere su carta è giunta nelle nostre raccolte durante l’Ottocento attraverso ‘ondate’: i fondi Correr, Molin, Gherro, solo per citare alcuni dei più significativi. Il suo ordinamento è frutto quindi del gusto coevo. Al loro arrivo i fogli erano inventariati con precisione ma in molti
casi venivano rifilati, incollati su ulteriori supporti, rilegati in album secondo tecniche o scuole. Gli antichi quaderni venivano così smembrati e i disegni o le stampe erano selezionate in base alla loro presunta importanza. Il gusto del tempo diventava un metro di giudizio insindacabile che portava all’attenzione una parte e relegava all’oblio l’altra, con le conseguenze che ciò comportava.
In ogni caso, tale impegno, spesso svolto in prima persona dai vecchi direttori, ha permesso, ormai a quasi 200 anni dalla nascita dei Musei Civici, di tramandare un patrimonio che, nelle consistenze, si presenta quasi intatto, pur avendo attraversato calamità naturali ed eventi bellici.
(dalla presentazione di Gabriella Belli, direttrice della Fondazione Musei Civici Venezia)