Numero pagine: 218
Formato chiuso: 15x20 cm
Finitura: Brossura
Anno di pubblicazione: 2018
Prezzo: 15,00 Euro
Codice ISBN: 978 88 31933 15 5

Giambattista Tiepolo . Secondo tempo

Non ci sono molte occasioni di sapere come nasce la popolarità di un artista. Non basta guardare un’opera famosa per conoscere l’origine e la natura di queste cose.
Giambattista Tiepolo è uno degli artisti veneziani più noti, tra i divini della tradizione italiana. Ma ha avuto bisogno di un tempo supplementare per ritrovare, alta, la sua fama.
C’è voluta la dedizione degli antiquari che hanno cercato e venduto le sue opere in Veneto, dei collezionisti nel mondo che le hanno comprate, poi degli studiosi, che hanno interagito con la mentalità
e la soddisfazione dei primi due; infine le aste internazionali e le mostre, che hanno permesso a un numero sempre più ampio di appassionati di godere quei risultati.
Questa è la storia di un pittore scomodo che pare cadere in disgrazia dopo la morte, quando all’arte si chiede fredda perfezione. Poi rimonta e la sua immagine arriva a sovrapporsi all’idea di giovinezza della pittura stessa, alla grandezza espressiva e decorativa dello spirito settecentesco.

Fabrizio Magani si è formato da Storico dell’Arte nelle Università di Padova e Venezia. Ha svolto vari incarichi presso il Ministero per i beni e le attività culturali, oltre a dedicarsi all’insegnamento specialistico nei campi della Museologia, del Collezionismo e della Storia del Restauro.
È autore di numerose pubblicazioni scientifiche, prevalentemente di area veneta tra il XVII e il XIX secolo, tra cui si ricordano: Antonio Bellucci (1995), Vaghezza, decoro, lume “spiritoso” e chiaro.
Percorsi del classicismo nella pittura del Seicento veneto (2001), Gli occhi sul paesaggio: aspetti della raffigurazione della natura nel Settecento (2002), A colloquio con Mantegna. Immagine e fama degli affreschi Ovetari tra Settecento e Ottocento (2006), La terracotta della Cappella Ovetari (2010), Una nobile eccezione: Giambattista Tiepolo a Palazzo Canossa (2011), Unosetteseidue (2017), Verona nobile e borghese nelle sue collezioni d’arte del Seicento (2017).

Giambattista Tiepolo . Secondo tempo

Numero pagine: 218
Formato chiuso: 15x20 cm
Finitura: Brossura
Anno di pubblicazione: 2018
Prezzo: 15,00 Euro
Codice ISBN: 978 88 31933 15 5

Non ci sono molte occasioni di sapere come nasce la popolarità di un artista. Non basta guardare un’opera famosa per conoscere l’origine e la natura di queste cose.
Giambattista Tiepolo è uno degli artisti veneziani più noti, tra i divini della tradizione italiana. Ma ha avuto bisogno di un tempo supplementare per ritrovare, alta, la sua fama.
C’è voluta la dedizione degli antiquari che hanno cercato e venduto le sue opere in Veneto, dei collezionisti nel mondo che le hanno comprate, poi degli studiosi, che hanno interagito con la mentalità
e la soddisfazione dei primi due; infine le aste internazionali e le mostre, che hanno permesso a un numero sempre più ampio di appassionati di godere quei risultati.
Questa è la storia di un pittore scomodo che pare cadere in disgrazia dopo la morte, quando all’arte si chiede fredda perfezione. Poi rimonta e la sua immagine arriva a sovrapporsi all’idea di giovinezza della pittura stessa, alla grandezza espressiva e decorativa dello spirito settecentesco.

Fabrizio Magani si è formato da Storico dell’Arte nelle Università di Padova e Venezia. Ha svolto vari incarichi presso il Ministero per i beni e le attività culturali, oltre a dedicarsi all’insegnamento specialistico nei campi della Museologia, del Collezionismo e della Storia del Restauro.
È autore di numerose pubblicazioni scientifiche, prevalentemente di area veneta tra il XVII e il XIX secolo, tra cui si ricordano: Antonio Bellucci (1995), Vaghezza, decoro, lume “spiritoso” e chiaro.
Percorsi del classicismo nella pittura del Seicento veneto (2001), Gli occhi sul paesaggio: aspetti della raffigurazione della natura nel Settecento (2002), A colloquio con Mantegna. Immagine e fama degli affreschi Ovetari tra Settecento e Ottocento (2006), La terracotta della Cappella Ovetari (2010), Una nobile eccezione: Giambattista Tiepolo a Palazzo Canossa (2011), Unosetteseidue (2017), Verona nobile e borghese nelle sue collezioni d’arte del Seicento (2017).