Numero pagine: 216
Formato chiuso: 15x21 cm
Finitura: Brossura
Prezzo: 18,00 Euro
Codice ISBN: 979-12-80581-31-0

Immagine/AIÔN. Nota sull’Immagine e sul Tempo dell’Immagine

L’immagine come presenza nelle cose del mondo porta con sé l’inafferrabilità della propria problematicità. Resa oggetto tra gli oggetti, avvolta nel moto propulsivo della proliferazione replicativa di ogni “prodotto visibile” riferito a sistemi di società basati sull’uso dell’aspetto strumentale della stessa, l’immagine nella sua intima, evidente “ubiquità”, sembra svanire nei territori di superficie del senso. Ad essa fa riferimento diretto e costante un altro elemento
“sfuggente”: il Tempo, e, in specie, il “tempo dell’immagine”, qui individuato con il concetto stoico di tempo- Aiôn. Una “dimensione” che partecipa del sistema cronologico, ma che contemporaneamente si pone in una zona “altra” rispetto a ciò che normalmente viene avvertito come “ordine necessario” risultante dal tempo di tutti i tempi: l’asse passato- Presente-futuro. La Fotografia, oggetto abusato del nostro tempo, e la comprensione del noema intensivo che essa “trattiene”, divengono in questo piccolo, denso trattato, un ponte di pensiero che collega le indicazioni di ricerca sull’immagine e sul tempo in quanto tali, per la formulazione di un nuovo/remoto noema dell’Immagine, reso stringente nell’epoca complessa delle tecnologie di dato.

Giulio Spiazzi di Corte Regia, classe 1962, giornalista pubblicista indipendente, laureato in Filosofia, dal 2005 co-fondatore e accompagnatore di comunità auto-educanti libertarie, nel corso della sua attività come “free-lance” specializzato in politica estera, ha incontrato le realtà di guerra di numerosi paesi del mondo, dall’invasione sovietica e talebana dell’Afghanistan, ai conflitti dell’area balcanica, passando per la questione della diaspora tibetana, alla luce della resistenza non-violenta gandhiana, analizzando in parallelo, sul piano del pensiero filosofico, la sopravvivenza
di culture anarchiche ispirate a figure quali M.Bakunin, K.Kropotkin, L.Tolstoj, nella attualità della Russia putiniana.

Immagine/AIÔN. Nota sull’Immagine e sul Tempo dell’Immagine

Numero pagine: 216
Formato chiuso: 15x21 cm
Finitura: Brossura
Prezzo: 18,00 Euro
Codice ISBN: 979-12-80581-31-0

L’immagine come presenza nelle cose del mondo porta con sé l’inafferrabilità della propria problematicità. Resa oggetto tra gli oggetti, avvolta nel moto propulsivo della proliferazione replicativa di ogni “prodotto visibile” riferito a sistemi di società basati sull’uso dell’aspetto strumentale della stessa, l’immagine nella sua intima, evidente “ubiquità”, sembra svanire nei territori di superficie del senso. Ad essa fa riferimento diretto e costante un altro elemento
“sfuggente”: il Tempo, e, in specie, il “tempo dell’immagine”, qui individuato con il concetto stoico di tempo- Aiôn. Una “dimensione” che partecipa del sistema cronologico, ma che contemporaneamente si pone in una zona “altra” rispetto a ciò che normalmente viene avvertito come “ordine necessario” risultante dal tempo di tutti i tempi: l’asse passato- Presente-futuro. La Fotografia, oggetto abusato del nostro tempo, e la comprensione del noema intensivo che essa “trattiene”, divengono in questo piccolo, denso trattato, un ponte di pensiero che collega le indicazioni di ricerca sull’immagine e sul tempo in quanto tali, per la formulazione di un nuovo/remoto noema dell’Immagine, reso stringente nell’epoca complessa delle tecnologie di dato.

Giulio Spiazzi di Corte Regia, classe 1962, giornalista pubblicista indipendente, laureato in Filosofia, dal 2005 co-fondatore e accompagnatore di comunità auto-educanti libertarie, nel corso della sua attività come “free-lance” specializzato in politica estera, ha incontrato le realtà di guerra di numerosi paesi del mondo, dall’invasione sovietica e talebana dell’Afghanistan, ai conflitti dell’area balcanica, passando per la questione della diaspora tibetana, alla luce della resistenza non-violenta gandhiana, analizzando in parallelo, sul piano del pensiero filosofico, la sopravvivenza
di culture anarchiche ispirate a figure quali M.Bakunin, K.Kropotkin, L.Tolstoj, nella attualità della Russia putiniana.