Numero pagine: 100
Formato chiuso: 10.5×18 cm
Finitura: brossura
Anno di pubblicazione: 2011
Prezzo: 12,00 Euro
Codice ISBN: 978-88-9616-228-6

L’altare di Isenheim. Mathis Grünevald, pittore della Morte e della Resurrezione

OPERE E LUOGHI, collana diretta da Giuseppe Pavanello

“È la faccia del dolore, dell’angoscia, della morte. L’impatto è sconvolgente, fin dal primo sguardo. La Crocifissione è un culmine tragico dell’arte occidentale: uno di quei capolavori che rendono difficile il discorso critico, giacché sono nati proprio su quel limite in cui la parola esaurisce la possibilità di comunicare.
Visioni generate dal silenzio e nel silenzio, la loro realtà s’invera tutta nell’evidenza flagrante dell’immagine”.


Viene qui pubblicato il testo della conferenza tenuta da Adriano Mariuz a Venezia il 2 aprile 1987. Si è scelto di non apportare alcuna modifica o integrazione allo scritto, per lasciargli il tono colloquiale voluto dall’autore: sicuramente uno degli elementi di fascino di questa dissertazione, come dell’altra sull’Adorazione dei pastori di Tintoretto, pubblicata nel 2010.
Sarà una scoperta per molti accostarsi a una delle creazioni artistiche più commoventi dell’arte occidentale – l’altare di Isenheim, un capolavoro ancora poco conosciuto ai più – e a un pittore grandissimo, Mathis Grünewald.

Adriano Mariuz (1938-2003) ha insegnato Storia dell’arte moderna all’Università di Padova. Formidabile conoscitore, specialista di pittura veneziana del Settecento, ha dato fondamentali contributi su Giambattista e Giandomenico Tiepolo.

L’altare di Isenheim. Mathis Grünevald, pittore della Morte e della Resurrezione

Numero pagine: 100
Formato chiuso: 10.5×18 cm
Finitura: brossura
Anno di pubblicazione: 2011
Prezzo: 12,00 Euro
Codice ISBN: 978-88-9616-228-6

OPERE E LUOGHI, collana diretta da Giuseppe Pavanello

“È la faccia del dolore, dell’angoscia, della morte. L’impatto è sconvolgente, fin dal primo sguardo. La Crocifissione è un culmine tragico dell’arte occidentale: uno di quei capolavori che rendono difficile il discorso critico, giacché sono nati proprio su quel limite in cui la parola esaurisce la possibilità di comunicare.
Visioni generate dal silenzio e nel silenzio, la loro realtà s’invera tutta nell’evidenza flagrante dell’immagine”.


Viene qui pubblicato il testo della conferenza tenuta da Adriano Mariuz a Venezia il 2 aprile 1987. Si è scelto di non apportare alcuna modifica o integrazione allo scritto, per lasciargli il tono colloquiale voluto dall’autore: sicuramente uno degli elementi di fascino di questa dissertazione, come dell’altra sull’Adorazione dei pastori di Tintoretto, pubblicata nel 2010.
Sarà una scoperta per molti accostarsi a una delle creazioni artistiche più commoventi dell’arte occidentale – l’altare di Isenheim, un capolavoro ancora poco conosciuto ai più – e a un pittore grandissimo, Mathis Grünewald.

Adriano Mariuz (1938-2003) ha insegnato Storia dell’arte moderna all’Università di Padova. Formidabile conoscitore, specialista di pittura veneziana del Settecento, ha dato fondamentali contributi su Giambattista e Giandomenico Tiepolo.