Regina Strinasacchi
Il testo ricostruisce il percorso personale, familiare ed artistico della violinista ostigliese
Regina Strinasacchi attraverso l’ampio materiale storico-biografico derivato da
documenti d’archivio, testi a stampa del suo tempo e successivi, notizie da cronaca locale
e da riviste musicali, visita diretta dei principali luoghi da lei frequentati. I tre autori, pur
operando individualmente, hanno condiviso i rispettivi progetti di ricerca e i conseguenti
piani operativi complementari e, in corso d’opera, le informazioni di reciproco interesse
nonché gli esiti della appassionante ricerca. Il testo narra della famiglia Strinasacchi al
tempo della nascita di Regina, della sua formazione e della sua crescita artistica nel
mondo musicale del periodo, e del suo incontro con Johann Conrad Schlick, uno dei
migliori violoncellisti dell’epoca. Particolare attenzione è stata dedicata al periodo di
maturità di Regina, allorquando ella ebbe la meritata opportunità di frequentare il cuore
della vita culturale fiorita in Europa centrale a cavallo tra il Settecento e l’Ottocento, da
Mozart a Goethe, da Schiller a Weber, Spohr, Herder… Assoluto rilievo assume quindi la
dimensione europea della cultura da lei frequentata che riusciva ad alimentare un
comune sentire all’interno delle classi colte.
Il testo ricostruisce il percorso personale, familiare ed artistico della violinista ostigliese
Regina Strinasacchi attraverso l’ampio materiale storico-biografico derivato da
documenti d’archivio, testi a stampa del suo tempo e successivi, notizie da cronaca locale
e da riviste musicali, visita diretta dei principali luoghi da lei frequentati. I tre autori, pur
operando individualmente, hanno condiviso i rispettivi progetti di ricerca e i conseguenti
piani operativi complementari e, in corso d’opera, le informazioni di reciproco interesse
nonché gli esiti della appassionante ricerca. Il testo narra della famiglia Strinasacchi al
tempo della nascita di Regina, della sua formazione e della sua crescita artistica nel
mondo musicale del periodo, e del suo incontro con Johann Conrad Schlick, uno dei
migliori violoncellisti dell’epoca. Particolare attenzione è stata dedicata al periodo di
maturità di Regina, allorquando ella ebbe la meritata opportunità di frequentare il cuore
della vita culturale fiorita in Europa centrale a cavallo tra il Settecento e l’Ottocento, da
Mozart a Goethe, da Schiller a Weber, Spohr, Herder… Assoluto rilievo assume quindi la
dimensione europea della cultura da lei frequentata che riusciva ad alimentare un
comune sentire all’interno delle classi colte.