Rinascimento in bianco e nero. L’arte dell’incisione a Venezia (1494-1615)
Durante il Rinascimento Venezia si afferma, assieme a Roma, come il principale centro della penisola italiana per quanto riguarda la realizzazione e la distribuzione di stampe, grazie anche al suo essere uno dei principali snodi delle rotte mercantili che univano l’Europa e il Mediterraneo.
Una mostra e un catalogo ricostruiscono questa irripetibile stagione del Rinascimento veneto e veneziano, che vide gli alti e innovativi raggiungimenti della grafica dialogare strettamente con le conquiste della pittura, quasi che l’una fosse lo specchio dell’altra.
Un percorso di grande impatto visivo in cui le «felicissime linee nere» dell’incisione lodate da Erasmo da Rotterdam si misurano coi temi fondanti, e universalmente riconosciuti, dell’arte veneziana: il chiaroscuro tonale, il paesaggio, i teleri, la pittura narrativa, il nudo femminile, una personale idea dell’Antico, la difesa della propria irriducibile identità.
Attraverso le stampe – oggetti immediatamente moltiplicabili e facilmente trasportabili, privi di confini geografici e linguistici – Venezia rivela quello che più intimamente ha significato per la tradizione artistica dell’Europa: un imprescindibile crocevia di esperienze, in continuo e tumultuoso aggiornamento.
Durante il Rinascimento Venezia si afferma, assieme a Roma, come il principale centro della penisola italiana per quanto riguarda la realizzazione e la distribuzione di stampe, grazie anche al suo essere uno dei principali snodi delle rotte mercantili che univano l’Europa e il Mediterraneo.
Una mostra e un catalogo ricostruiscono questa irripetibile stagione del Rinascimento veneto e veneziano, che vide gli alti e innovativi raggiungimenti della grafica dialogare strettamente con le conquiste della pittura, quasi che l’una fosse lo specchio dell’altra.
Un percorso di grande impatto visivo in cui le «felicissime linee nere» dell’incisione lodate da Erasmo da Rotterdam si misurano coi temi fondanti, e universalmente riconosciuti, dell’arte veneziana: il chiaroscuro tonale, il paesaggio, i teleri, la pittura narrativa, il nudo femminile, una personale idea dell’Antico, la difesa della propria irriducibile identità.
Attraverso le stampe – oggetti immediatamente moltiplicabili e facilmente trasportabili, privi di confini geografici e linguistici – Venezia rivela quello che più intimamente ha significato per la tradizione artistica dell’Europa: un imprescindibile crocevia di esperienze, in continuo e tumultuoso aggiornamento.