Trecento a Padova
Trecento a Padova è tornare su passi antichi e famigliari, una rivisitazione in forma epigrafica e lirica, immediatamente evocativa, di un patrimonio d’immagini che è stato la nostra storia e che siamo noi ancora, quando ne riprendiamo coscienza. Alla rivisitazione dei grandi affreschi del Trecento padovano, da Giotto ad Altichiero, a Giusto de’ Menabuoi, segue in appendice una raccolta di ricordi di altre immagini del Trecento, già pubblicati dallo stesso autore, sugli stessi artisti e altri degli stessi anni, di altre parti d’Italia e d’Europa.
L’attualità del tema si misura ora anche nel riconoscimento, come fatto civile e politico, conferito a questo patrimonio dalle istituzioni internazionali, quali l’UNESCO, con l’impegno alla sua conservazione.
Sergio Marinelli, storico dell’arte e saggista è autore anche di evocazioni poetiche delle arti figurative, pubblicate nei cinque volumi della Galleria (2011-2019), come proposta al tempo stesso di una forma nuova di critica e della ripresa della critica d’arte di un più lontano passato. Il testo, che nasce da un’idea di Gino Belloni Peressutti, contiene scritti dello stesso, di Federica Millozzi e Alessandro Passarella.
Sergio Marinelli, laureato in Filosofia all’Università Statale di Milano, è stato Conservatore ai Musei Civici di Verona dal 1976, Direttore degli stessi dal 1990, Professore associato di Museologia all’Università di Padova nel 1992, Professore associato di Storia della Critica d’Arte all’Università Ca’
Foscari di Venezia nel 2001, Professore ordinario prima di Storia dell’Arte Moderna e poi ancora di Storia della Critica d’Arte, sempre a Ca’ Foscari, dal 2003.
Trecento a Padova è tornare su passi antichi e famigliari, una rivisitazione in forma epigrafica e lirica, immediatamente evocativa, di un patrimonio d’immagini che è stato la nostra storia e che siamo noi ancora, quando ne riprendiamo coscienza. Alla rivisitazione dei grandi affreschi del Trecento padovano, da Giotto ad Altichiero, a Giusto de’ Menabuoi, segue in appendice una raccolta di ricordi di altre immagini del Trecento, già pubblicati dallo stesso autore, sugli stessi artisti e altri degli stessi anni, di altre parti d’Italia e d’Europa.
L’attualità del tema si misura ora anche nel riconoscimento, come fatto civile e politico, conferito a questo patrimonio dalle istituzioni internazionali, quali l’UNESCO, con l’impegno alla sua conservazione.
Sergio Marinelli, storico dell’arte e saggista è autore anche di evocazioni poetiche delle arti figurative, pubblicate nei cinque volumi della Galleria (2011-2019), come proposta al tempo stesso di una forma nuova di critica e della ripresa della critica d’arte di un più lontano passato. Il testo, che nasce da un’idea di Gino Belloni Peressutti, contiene scritti dello stesso, di Federica Millozzi e Alessandro Passarella.
Sergio Marinelli, laureato in Filosofia all’Università Statale di Milano, è stato Conservatore ai Musei Civici di Verona dal 1976, Direttore degli stessi dal 1990, Professore associato di Museologia all’Università di Padova nel 1992, Professore associato di Storia della Critica d’Arte all’Università Ca’
Foscari di Venezia nel 2001, Professore ordinario prima di Storia dell’Arte Moderna e poi ancora di Storia della Critica d’Arte, sempre a Ca’ Foscari, dal 2003.