Una città al fronte. Verona e la Grande guerra nelle cronache dell’Arena
Il 28 giugno 1914 a Sarajevo viene ucciso l’Arciduca Francesco Ferdinando, erede al trono austro-ungarico. È la causa scatenante che porta alla dichiarazione di guerra dell’Austria alla Serbia e, di conseguenza, allo scoppio della Prima guerra mondiale. Una guerra alla quale l’Italia partecipa dal 1915, in cui Verona, in un primo tempo, è inserita tra le zone in istato di guerra e, dopo la rotta di Caporetto, nella zona di guerra vera e propria.
Attraverso la lettura delle pagine del giornale Arena (quotidiano che veniva giornalmente inviato al fronte) l’autore racconta come la città abbia vissuto quei drammatici anni, dalle manifestazioni pro e contro l’ingresso dell’Italia nel conflitto, al bombardamento austriaco che colpì piazza delle Erbe il 14 novembre 1915, dai giorni di paura dopo la sconfitta di Caporetto, fino
alla grande gioia per la vittoria finale.
Ma, oltre all’aspetto militare, si pone attenzione soprattutto sulla vita cittadina, sulle enormi difficoltà che la popolazione veronese dovette affrontare. Un quadro nitido che, riletto a cento anni di distanza, permette di conoscere meglio un periodo, drammatico ma anche eroico, della vita di Verona.
Il 28 giugno 1914 a Sarajevo viene ucciso l’Arciduca Francesco Ferdinando, erede al trono austro-ungarico. È la causa scatenante che porta alla dichiarazione di guerra dell’Austria alla Serbia e, di conseguenza, allo scoppio della Prima guerra mondiale. Una guerra alla quale l’Italia partecipa dal 1915, in cui Verona, in un primo tempo, è inserita tra le zone in istato di guerra e, dopo la rotta di Caporetto, nella zona di guerra vera e propria.
Attraverso la lettura delle pagine del giornale Arena (quotidiano che veniva giornalmente inviato al fronte) l’autore racconta come la città abbia vissuto quei drammatici anni, dalle manifestazioni pro e contro l’ingresso dell’Italia nel conflitto, al bombardamento austriaco che colpì piazza delle Erbe il 14 novembre 1915, dai giorni di paura dopo la sconfitta di Caporetto, fino
alla grande gioia per la vittoria finale.
Ma, oltre all’aspetto militare, si pone attenzione soprattutto sulla vita cittadina, sulle enormi difficoltà che la popolazione veronese dovette affrontare. Un quadro nitido che, riletto a cento anni di distanza, permette di conoscere meglio un periodo, drammatico ma anche eroico, della vita di Verona.